La Direttiva dell'Unione Europea sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale (CSRD) ha preparato il terreno per un cambiamento radicale nel modo in cui le aziende affrontano la sostenibilità. Entro il 2024, un numero impressionante di aziende sarà obbligato a integrare la rendicontazione sulla sostenibilità nei loro bilanci finanziari. Non si tratta solo di un requisito normativo; è un segnale forte per la trasparenza e le pratiche commerciali etiche, in linea con gli obiettivi più ampi dell'UE per uno sviluppo sostenibile e una transizione ecologica.
La direttiva CSRD mira a migliorare la trasparenza ESG delle aziende. Vuole indirizzare i capitali verso attività sostenibili e finanziare la transizione ecologica dell'UE. A partire dal 14 dicembre 2022, l'Italia ha 18 mesi per implementare questi standard dell'UE. Il numero di aziende tenute a pubblicare bilanci di sostenibilità in Europa passerà da 10.000 a 50.000. Ciò include le aziende quotate in borsa, ad eccezione delle micro-imprese, e le aziende private con un fatturato superiore a 40 milioni di euro, un patrimonio netto superiore a 20 milioni di euro o più di 250 dipendenti.
La tempistica per la conformità è stretta. Le aziende devono agire rapidamente per adeguarsi a questi nuovi requisiti entro il 2024. In precedenza, solo un numero limitato di aziende doveva produrre un report di sostenibilità separato. Ora, un bacino molto più ampio dovrà integrare la rendicontazione sulla sostenibilità nei loro bilanci finanziari, sottoposti a verifica da parte di un'entità certificata. Questo sottolinea la posizione dell'UE secondo cui le performance ESG sono altrettanto critiche quanto le metriche economiche dell'azienda.
La direttiva introduce il concetto di "doppia materialità", che richiede alle aziende di considerare non solo il loro impatto sul mondo esterno, come le emissioni di gas serra, ma anche il contrario: come fattori esterni come i costi di adattamento ai cambiamenti climatici impattano l'azienda.
La natura obbligatoria della rendicontazione sulla sostenibilità risponde al diritto degli stakeholder di essere informati. I consumatori sono sempre più consapevoli delle loro scelte di acquisto, orientandosi verso prodotti sostenibili e riciclati. Creare un bilancio di sostenibilità, specialmente per la prima volta, è un processo che richiede tempo e che coinvolge l'aderenza a una serie di standard e la verifica che gli KPI scelti siano rispettati durante l'anno.
Da un punto di vista strategico, il bilancio di sostenibilità delineerà anche le prospettive e le strategie future dell'impresa. Ci vogliono dalle due alle quattro settimane solo per impaginare un bilancio di sostenibilità. Le aziende che desiderano essere avanti devono agire ora.
Dopo il 2024, l'elenco delle aziende obbligate a produrre bilanci di sostenibilità si espanderà. Tuttavia, l'urgenza di agire non è solo legale, ma deriva anche da una base di consumatori sempre più consapevole che esamina l'impatto ambientale e sociale di un'azienda.
In un mondo in cui la sostenibilità non è più un termine di moda ma un imperativo aziendale, le aziende devono abbracciare questi cambiamenti non solo per conformarsi alle normative, ma per allinearsi a un futuro che esige una crescita etica e sostenibile.
Per le aziende, il messaggio è chiaro: il momento di agire è ora. Il futuro appartiene a coloro che si preparano oggi.
The rich text element allows you to create and format headings, paragraphs, blockquotes, images, and video all in one place instead of having to add and format them individually. Just double-click and easily create content.
A rich text element can be used with static or dynamic content. For static content, just drop it into any page and begin editing. For dynamic content, add a rich text field to any collection and then connect a rich text element to that field in the settings panel. Voila!
Headings, paragraphs, blockquotes, figures, images, and figure captions can all be styled after a class is added to the rich text element using the "When inside of" nested selector system.
La Direttiva dell'Unione Europea sulla Rendicontazione della Sostenibilità Aziendale (CSRD) ha preparato il terreno per un cambiamento radicale nel modo in cui le aziende affrontano la sostenibilità. Entro il 2024, un numero impressionante di aziende sarà obbligato a integrare la rendicontazione sulla sostenibilità nei loro bilanci finanziari. Non si tratta solo di un requisito normativo; è un segnale forte per la trasparenza e le pratiche commerciali etiche, in linea con gli obiettivi più ampi dell'UE per uno sviluppo sostenibile e una transizione ecologica.
La direttiva CSRD mira a migliorare la trasparenza ESG delle aziende. Vuole indirizzare i capitali verso attività sostenibili e finanziare la transizione ecologica dell'UE. A partire dal 14 dicembre 2022, l'Italia ha 18 mesi per implementare questi standard dell'UE. Il numero di aziende tenute a pubblicare bilanci di sostenibilità in Europa passerà da 10.000 a 50.000. Ciò include le aziende quotate in borsa, ad eccezione delle micro-imprese, e le aziende private con un fatturato superiore a 40 milioni di euro, un patrimonio netto superiore a 20 milioni di euro o più di 250 dipendenti.
La tempistica per la conformità è stretta. Le aziende devono agire rapidamente per adeguarsi a questi nuovi requisiti entro il 2024. In precedenza, solo un numero limitato di aziende doveva produrre un report di sostenibilità separato. Ora, un bacino molto più ampio dovrà integrare la rendicontazione sulla sostenibilità nei loro bilanci finanziari, sottoposti a verifica da parte di un'entità certificata. Questo sottolinea la posizione dell'UE secondo cui le performance ESG sono altrettanto critiche quanto le metriche economiche dell'azienda.
La direttiva introduce il concetto di "doppia materialità", che richiede alle aziende di considerare non solo il loro impatto sul mondo esterno, come le emissioni di gas serra, ma anche il contrario: come fattori esterni come i costi di adattamento ai cambiamenti climatici impattano l'azienda.
La natura obbligatoria della rendicontazione sulla sostenibilità risponde al diritto degli stakeholder di essere informati. I consumatori sono sempre più consapevoli delle loro scelte di acquisto, orientandosi verso prodotti sostenibili e riciclati. Creare un bilancio di sostenibilità, specialmente per la prima volta, è un processo che richiede tempo e che coinvolge l'aderenza a una serie di standard e la verifica che gli KPI scelti siano rispettati durante l'anno.
Da un punto di vista strategico, il bilancio di sostenibilità delineerà anche le prospettive e le strategie future dell'impresa. Ci vogliono dalle due alle quattro settimane solo per impaginare un bilancio di sostenibilità. Le aziende che desiderano essere avanti devono agire ora.
Dopo il 2024, l'elenco delle aziende obbligate a produrre bilanci di sostenibilità si espanderà. Tuttavia, l'urgenza di agire non è solo legale, ma deriva anche da una base di consumatori sempre più consapevole che esamina l'impatto ambientale e sociale di un'azienda.
In un mondo in cui la sostenibilità non è più un termine di moda ma un imperativo aziendale, le aziende devono abbracciare questi cambiamenti non solo per conformarsi alle normative, ma per allinearsi a un futuro che esige una crescita etica e sostenibile.
Per le aziende, il messaggio è chiaro: il momento di agire è ora. Il futuro appartiene a coloro che si preparano oggi.
The rich text element allows you to create and format headings, paragraphs, blockquotes, images, and video all in one place instead of having to add and format them individually. Just double-click and easily create content.
A rich text element can be used with static or dynamic content. For static content, just drop it into any page and begin editing. For dynamic content, add a rich text field to any collection and then connect a rich text element to that field in the settings panel. Voila!
Headings, paragraphs, blockquotes, figures, images, and figure captions can all be styled after a class is added to the rich text element using the "When inside of" nested selector system.
